Pisello odoroso

Lathyrus odoratus

  • Famiglia: Papilionaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante rampicanti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: 1 | 5 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Il pisello odoroso è una pianta spontanea in alcune regioni italiane, ma oggi ne esistono molte varietà coltivate, di grande bellezza, anche se non sempre risultano anche profumate come nella pianta originaria. Essendo una pianta rampicante, si utilizza per coprire recinzioni o reti metalliche. Il colore dei fiori varia da bianco a rosa, rosso e violetto.

Consigli di coltivazione

Va seminato direttamente a dimora nei mesi di settembre-ottobre in terreno lavorato profondamente e ben concimato con letame maturo e concime minerale fosfatico, oppure in vaso. Preferisce un suolo leggermente acido e un clima fresco con piogge frequenti, ma teme i ristagni d’acqua e la calura eccessiva che interrompe subito la fioritura. Se viene seminato in primavera, la fioritura sarà più tardiva, più breve e meno ricca. In settembre si possono raccogliere e conservare i semi, in modo da riseminarlo subito.

Da non dimenticare

Come tutte le leguminose, possiede radici in grado di catturare e utilizzare l’azoto atmosferico. Così non è necessario concimarla per tutta la stagione.

Pisello odoroso: come e quando irrigare

Ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate, evitando con cura sia il ristagno (il terreno non deve restare fradicio a lungo) sia il terreno inaridito.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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